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Indirizzo storico-artistico


Per l'indirizzo storico-artistico, il dottorato si propone di formare dei giovani studiosi preparati in primo luogo alla ricerca storico filologica nell'ambito della Storia dell'Arte, della Critica artistica, del collezionismo. In parallelo i dottorandi saranno rigorosamente predisposti ad affrontare una collocazione museale, o presso uffici di tutela, dove il problema della conservazione del patrimonio assuma un ruolo prevalente. Il programma formativo e la relativa attività di ricerca sono articolati in curricula che condividono alcuni principi metodologici: la base strettamente filologica degli studi; l'aderenza alla realtà anche materiale dei documenti figurativi e letterari utilizzati nel corso del proprio lavoro; l'orizzonte non localistico e provinciale delle ricerche, sempre aperte ai quadri nazionali e internazionali di riferimento; l'attenzione al contesto storico del collezionismo, della committenza e della conservazione. Gli obiettivi formativi del corso di dottorato, in direzione della ricerca e della tutela, consentono ai dottorati di raggiungere in breve tempo una adeguata collocazione di lavoro, come confermato dalla presenza nell'Università, nella scuola, nei musei e nelle istituzioni di tutela, non solo piemontesi, dei dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo in precedenti cicli di attività del dottorato in Storia e Critica d’Arte con sede amministrativa presso l'Ateneo torinese.

I corsi hanno come finalità la formazione al livello di eccellenza di studiosi filologicamente preparati ad affrontare problemi di campo storico-figurativo e museale-conservativo.
 La differenza dei curricula comporta di necessità alcune varianti nel programma formativo e nella relativa attività di ricerca, ma restano comuni alcune linee metodologiche: la formazione rigorosamente filologica dei dottorandi; la costante aderenza alla realtà anche materiale dei documenti figurativi e letterari cui il dottorando dedicherà il proprio lavoro; l’orizzonte non riduttivamente localistico e provinciale delle ricerche, sempre aperte al quadro nazionale e internazionale di riferimento; l’attenzione al contesto storico e materiale (collezionismo, committenza, conservazione) delle opere considerate nella ricerca.


La ricerca si svolge sui temi indicati nei curricula:
a) Il sistema delle arti nel Medioevo;
b) Pittura, scultura, architettura e apparati decorativi nelle regioni italiane dal Quattrocento al Settecento;
c) Fonti e letteratura artistica dal Medioevo all’Ottocento;
d) Esposizioni, promozione e tendenze dell’arte italiana nell’Ottocento e nel Novecento.

Il programma si articola in tre anni nei quali si prevede che, attraverso una didattica soprattutto seminariale e attraverso frequenti colloqui di ristretti gruppi di lavoro, i dottorandi si avvicinino, nel corso del primo anno, al contenuto dei curricula; al suo termine si definirà, in formulazione definitiva, l’argomento della ricerca.
Il secondo anno è previsto per la raccolta e la discussione con i docenti del materiale destinato alla dissertazione, alla cui stesura (con tutti i problemi che implica) si prevede sia dedicato il terzo anno. Ove necessario il dottorando ricorrerà particolarmente all’aiuto dei tutors identificati nel corpo del collegio docenti all’inizio della ricerca stessa.






Ultimo aggiornamento: 21/09/2018 23:24
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