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Dott. Matteo Lombardi

  • Dottorato: 26° ciclo
  • Matricola: 257422

Tesi di dottorato

Tesi in cotutela – Università di Torino e Ginevra (CH) 

“Le concept de Meskhénet dans l’univers religieux de l'Égypte ancienne: naissance, destin, divinité et temple”

Direttori delle ricerche:

Prof. Philippe Collombert (Univ. Di Ginevra)

Prof. Paolo Gallo (Univ. Di Torino)

La ricerca è incentrata sul termine egizio meskhenet che designava originariamente un mattone crudo, o meglio i quattro mattoni, su cui le donne egiziane partorivano. Questi mattoni furono ben presto personificati come una divinità femminile (Meskhenet) preposta alle nascite degli esseri umani e divini – dotata di specifiche funzioni divine e di una propria iconografia - ; tale divinità fu in seguito quadruplicata dando origine alle ‘quattro Meskhenet’. Divinità della nascita, esse assistono la partoriente (umana o divina), esercitando in tale contesto anche il controllo sul destino umano e la durata di vita dell'individuo fino alla sua morte, in collabrazione con un grande e vario collegio di divinità quali Khnum, Shai, Renenet, Tueris, Thot, ecc. Oltre che che il ‘mattone della nascita’ e la ‘divinità del parto e del destino’ (sola o quadruplicata), il termine meskhenet compare anche in ambito architettonco, dove identifica le fondazioni (o i mattoni di fondazione) dei templi, ma anche interi edifici sacri, come i Mammisi, o parti di essi, che erano riconosciuti come i luoghi di nascita delle divinità locali, partorite dalle dee-madri.

Questa ricerca si propone di raccogliere tutta la documentazione relativa al termine meskhenet e di condurne un’analisi la più approfondita possibile, sondandone i vari aspetti ed i possibili significati nell’ambito delle concezioni religiose (e non solo) dell’antico Egitto. Ciò giustifica la sua ‘interdisciplinarità’, poiché esso esplora aspetti propri della lessicografia, dell’archeologia, dell’antropologia e della religione dell’antico Egitto nel suo senso più ampio. L'interdisciplinarietà di questo studio deriva altresì dalla possibilità di confrontare i vari aspetti della meskhenet egizia con interessanti ‘paralleli’ attestati nelle civiltà vicine dell’Egitto antico, quali i mattoni della nascita e le divinità quali Mammi, Nintu, Belet-il e Ninhursag in Mesopotamia, oppure le Moire e le Parche, proprie della cultura Classica, greca e romana.

Attività di ricerca

Studia presso l'Università di Torino, dove consegue nel 2003 la Laurea Triennale in Lettere con Tesi in Egittologia (“Documenti dell’Evergetismo privato nell’Egitto dell’epoca tarda attraverso alcuni documenti epigrafici”, Direttore della Tesi Prof. Paolo Gallo), e nel 2009 la Laurea Magistrale in Storia del Patrimonio Archeologico e Artistico con Tesi in Egittologia (“Il ‘chiosco’ di Nectanebo I a File”, Direttore della Tesi Prof. Paolo Gallo). Nell'A.A. 2009-2010 consegue poi il Master di II livello in Egittologia presso la stessa Università.

E' attualmente iscritto al Dottorato in Egittologia all'Università di Ginevra (CH) - in cotutela con l'Università di Torino (Dipartimento SAAST) - sotto la direzione del Prof. Philippe Collombert e del Prof. Paolo Gallo, con una ricerca dal titolo “Le concept de Meskhénet dans l’univers religieux de l’Égypte ancienne : naissance, destin, divinité, temple”.

Dal 2003 è membro del CMAIA (Centro della Missione Archeologica Italiana ad Alessandria d’Egitto), partecipando alle missioni di scavo sull'Isola di Nelson (Abuqir – Alessandria d’Egitto), sotto la direzione del Prof. Paolo Gallo. Nel 2009 (Stage formativo del Master di II livello in Egittologia) e nel 2011 ha partecipato alla campagna epigrafica della Missione Archeologica Italiana a Luxor nella tomba di Harwa (necropoli dell’Asasif – Luxor, West Bank), sotto la direzione di Francesco Tiradritti. Nel 2004 ha lavorato inoltre per conto del Ministero degli Affari Esteri al progetto di cooperazione italo-egiziana per la realizzazione del Grand Egyptian Museum (GEM) di El-Giza (Cairo).

Nella primavera 2011 fonda con altri 10 studenti e dottorandi dell’Università di Torino l’Associazione degli Studenti di Egittologia dell’Università di Torino (ASET), della quale è Presidente (https://sites.google.com/site/associazioneaset/).

Collabora attualmente con il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra nell’ambito dello studio degli archivi di Edouard Naville, con la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte e Museo delle Antichità Egizie (SBAP-MAE) - per la quale ha curato nel 2010 l'inventariazione dei calchi in gesso custoditi nei magazzini del Museo Egizio di Torino, sotto la direzione della Dott.ssa Matilde Borla - e con il CAMNES (Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies) di Firenze.

E’ stato borsista della Confederazione Svizzera (CFBS) per l’A.A. 2010-2011 ed è attualmente titolare di una borsa della Fondation pour des Bourses d’Études Italo-Suisses di Losanna (CH). Ha esperienza nella didattica e nella divulgazione dell’Egittologia, maturata attraverso conferenze e collaborazioni con l’UniTre di Venaria Reale, l’Ass.ne Culturale Nitokris, il Gruppo Archeologico Torinese (GAT) e la Sezione Didattica del Museo delle Antichità Egizie di Torino, dove svolge l’attività di operatore didattico per gruppi di studenti e adulti.

Oltre alla grande passione per l’Egitto, paese del quale ama esplorare e conoscere lingua, luoghi, tradizioni e persone, i suoi interessi scientifici spaziano dall’archeologia alla geografia religiosa, dall’epigrafia alla Teologia, con una predilezione per i monumenti e i documenti afferenti all’Epoca Tarda (XXX dinastia in particolare), Tolemaica e Romana.

Pubblicazioni:

- “Elementi architettonici inediti del chiosco di Nectanebo I a File: analisi preliminare”, in G. Guarducci & S. Valentini (ed.), Il Futuro nell'Archeologia. Il Contributo dei giovani Ricercatori. Atti del IV Convegno Nazionale dei Giovani Archeologi Tuscania (VT), 12-15 Maggio 2011, Roma 2012, pp. 167-178.

Articolo scaricabile al seguente indirizzo:

http://unige.academia.edu/MatteoLOMBARDI/Papers/909366/_Elementi_architettonici_inediti_del_chiosco_di_Nectanebo_I_a_File_analisi_preliminare_

- “Il ‘chiosco’ del re Nectanebo I a File”, Quaderni di Egittologia dell’Università di Torino n° 1, in corso di pubblicazione.

- « Une stèle d’enceinte du sanctuaire de Coptos au nom de Nectanebo I redécouverte au Musée du Caire», in Bulletin de la Société d’Égyptologie, Genève (BSEG) n° 29, in corso di pubblicazione.

Ultimo aggiornamento: 08/10/2019 10:19
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